Ortognatodonzia

L’ortognatodonzia e le sue funzioni

L’apparato stomatognatico

Quando rivolgersi all’ortognatodontista

Le cause delle malocclusioni

L’ortognatodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di trattare e correggere le malformazioni delle ossa mascellari e le anomalie di posizione dei denti, o malocclusioni: in questo modo l’ortognatodonzia previene danni all’estetica del volto e alle funzioni respiratorie, migliorando la masticazione e le attività fonatorie.

Dunque, l’ortognatodonzia si occuperà di correggere le disarmonie cranico-facciali, le malocclusioni, le malposizioni dentarie e in generale il funzionamento dell’apparato stomatognatico.

 

L’apparato stomatognatico

L’apparato masticatorio è un sistema dinamico, organizzato per espletare varie funzioni: questo sistema è ideato per bere, deglutire, respirare, sorridere, esprimersi, comunicare e così via. Tutte queste funzioni sono parte delle caratteristiche del più generale sistema stomatognatico: esso è un apparato molto complesso, costituito da elementi quali i denti, le mascelle, i muscoli della masticazione, le articolazioni temporomandibolari e i nervi che controllano queste strutture.

Il sistema stomatognatico è inoltre integrato in maniera complementare con il sistema tonico posturale: errori occlusali come le malocclusioni, infatti, possono determinare disfunzioni cranio-cervico-mandibolari in grado, al loro volta, di produrre squilibri posturali più o meno gravi.

 

Quando rivolgersi all’ortognatodontista?

È meglio recarsi dall’ortognatodontista precocemente, in modo da intervenire in maniera immediata e ottenere il miglior risultato nel miglior tempo possibile, qualora vi fosse l’indicazione a un trattamento.

Di solito, la prima visita di ortognatodonzia è consigliata intorno ai sei/sette anni di età (anche prima, se si sospetta qualche problema), in maniera da poter valutare l’eventuale presenza di alterazioni delle relazioni anatomofisiologiche tra le arcate dentarie superiori e inferiori o tra i singoli denti o gruppi di denti, o la presenza di alterazioni dei rapporti scheletrici.

 

Le cause delle malocclusioni

I fattori eziologici delle malocclusioni sono di due tipi:

  • cause generali, come disordini nutritivi, endocrini e malattie dell’infanzia che influiscono sullo sviluppo del bambino
  • cause genetiche, sono le più comuni e sono fattori ereditari che influiscono sulla crescita e sulla conformazione del bambino

Le malocclusioni acquisite sono causate, di solito, dalla perdita precoce dei denti da latte, come conseguenza di carie o di abitudini sbagliate come, per esempio, il succhiare il pollice, il mangiare le unghie, il mordersi le labbra (il labbro inferiore in particolare), la deglutizione infantile (ossia la deglutizione che avviene con la lingua che spinge su e tra i denti), e così via.

L’osso dei bambini è dotato di una incredibile plasticità: cresce e si trasforma secondo schemi determinati che, se influenzati negativamente, possono cambiare ed evolvere in maniera rapida.

È dunque necessario trattare fin da subito le malocclusioni, in modo da evitare che esse degenerino e comportino problemi come la masticazione non fisiologica, disturbi delle articolazioni temporomandiboari, disturbi del linguaggio e, ultimo ma non meno importante, disturbi psicologici: la fiducia in se stessi aumenta quando la persona non si vergogna di mostrare il proprio sorriso e dunque di esprimere le proprie emozioni positive.

Incoraggiare il proprio bambino ad abitudini di igiene orale sana e accompagnarlo a regolari controlli dal dentista è di fondamentale importanza per evitare tutti i problemi di questo tipo.

 

 

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